Scambiatevi un segno di guerra

Dall’Omelia dell’Em.mo Card. Giovanni Battista Re per la Messa Esequiale per il defunto Romano Pontefice Francesco.

Di fronte all’infuriare delle tante guerre di questi anni, con orrori disumani e con innumerevoli morti e distruzioni, Papa Francesco ha incessantemente elevata la sua voce implorando la pace e invitando alla ragionevolezza, all’onesta trattativa per trovare le soluzioni possibili, perché la guerra – diceva – è solo morte di persone, distruzioni di case, ospedali e scuole. La guerra lascia sempre il mondo peggiore di come era precedentemente: essa è per tutti sempre una dolorosa e tragica sconfitta.

“Costruire ponti e non muri” è un’esortazione che egli ha più volte ripetuto e il servizio di fede come Successore dell’Apostolo Pietro è stato sempre congiunto al servizio dell’uomo in tutte le sue dimensioni.

Abbiamo letto con interesse la bella intervista di Antonello Caporale all’antropologo Marino Niola.

Ve ne proponiamo un frammento:
“Però le chiese sono vuote  dapprima di Francesco, e temo lo saranno anche dopo di lui. Cattedrali nel deserto, per l’appunto (domanda il giornalista).
C’è un bisogno di sacro che la Chiesa non sa più offrire. Altrimenti non si spiega perché i santuari, i luoghi dove sono vissuti profeti amatissimi, uomini e donne in grado di fare miracoli, santi e sante amatissimi,
siano pieni di pellegrini.

Ecco forse la scomoda chiave per interpretare il fiume di immagini che ci hanno sommerso in questi giorni. Un profumo di oppio è stato sparso a piene mani dai media per rendere invisibili i veri messaggi che Francesco ci ha donato in questi anni. Dietro il sipario sono rimasti la lotta alle diseguaglianza, ai cambiamenti climatici e alla condanna dalla guerra. Forse sono questi i veri dazi che le parole del Papa stanno pagando nel silenzio più totale.

Informazioni su Walter Bottoni

Nato il primo settembre 1954 a Monte San Giovanni Campano, ha lavorato al Monte dei Paschi. Dal 2001 al 2014 è stato amministratore dei Fondi pensione del personale. Successivamente approda nel cda del Fondo Cometa dei metalmeccanici dove resta fino 2016. Attualmente collabora con la Società di Rating di sostenibilità Standard Ethics.
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