Fin da bambino ho sempre avuto una passione tenera per i sassi.
Forse perchè amavo camminare scalzo.
Accarezzandoli con i piedi li ho sempre associati alla libertà, alla gioia di imparare con loro la strada della vita.
Niente come i sassi riesce ad esprimere meglio l’orrenda cultura dello scarto, il muto divenire delle cose.
Si, proprio dai sassi ho inseguito il gusto della rivoluzione con cui sono poi cresciuto.
Mi ha aiutato in questa ricerca il latino: revolutio, resolvere ovvero ritornare alle origini.
Poi ho incontrato il PCI quello che Pasolini definiva un paese onesto in un paese disonesto, un paese colto in un paese incolto, un paese e una politica intelligente in un paese e una politica becera.
Ora tutto si è rimescolato ed è divenuto confuso.
La sostenibilità resta comunque per me la rivoluzione permanente: SriReset appunto!
Solo i miei sentimenti interiori sono rimasti lucenti e costituiscono tuttora la mia unica e vera bussola.