«Non sono responsabile di questo sangue. Pensateci voi!»” (Matteo 27,24)

Secondo i Vangeli Pilato, vedendo Gesù tornare dopo l’incontro con Erode, avrebbe tentato ancora di salvarlo, prima invocando per lui l’amnistia pasquale, secondo la quale poteva essere concessa la libertà a un prigioniero in occasione della Pasqua (Gv 18,39), poi proponendo una condanna per fustigazione e la liberazione. Come ben sappiamo, la folla sobillata dai sacerdoti volle Barabba libero, anziché Gesù.
A questo punto, secondo la tradizione, Ponzio Pilato se ne lava le mani e fa flagellare Gesù, solo per proporre ancora una volta alla folla di lasciar andare quell’uomo ferito, spezzato nel corpo, umiliato e deriso. Ma ancora la gente invoca la crocifissione, e, a questo punto, per evitare disordini, Pilato cede e lo condanna in quanto reo di blasfemia.
Fu lo stesso Prefetto a ordinare che sul Titulus crucis, l’iscrizione che veniva posta sulla croce, con il motivo della condanna, fosse scritto in ebraico, latino e greco: “Gesù il Nazareno, il re dei Giudei”.

Oggi  Trump dice: “Sarò alleato dell’Italia solo se c’è Meloni al governo”. La premier sovranista non ha fatto una piega.
Traduzione: “Siamo amici solo se c’è Giorgia” raffigura la visione di Trump che vuol farsi imperatore, non cerca alleati, cerca proconsoli, e com’è noto in Giudea non hanno potuto scegliersi il prefetto da soli. Ponzio Pilato gliel’ha mandato Tiberio. Buona Pasqua!»(Pierluigi Bersani docet)

Che cosa accadde in seguito a Ponzio Pilato? Dopo la condanna di Gesù, egli continuò a governare la Galilea con inflessibilità e durezza, osteggiando i dissensi e reprimendo rivolte in modo sempre più sanguinoso, finché i Giudei non mandarono una delegazione a Roma chiedendo e ottenendo la sua destituzione all’Imperatore in persona. Quando Pilato tornò a Roma era diventato Imperatore Caligola, che lo mandò in esilio nella Gallia Viennense. Qui l’ex Prefetto, caduto in disgrazia, si sarebbe suicidato.

P.S. Rileggendo il comunicato congiunto Usa-Italia dopo il viaggio del Presidente Meloni:

COOPERAZIONE TRA STATI UNITI E ITALIA PER LA PROSPERITÀ CONDIVISA

Gli Stati Uniti e l’Italia concordano di adoperarsi per garantire che il commercio tra gli Stati Uniti e l’Europa sia reciprocamente vantaggioso, equo e reciproco.

Sottolineiamo l’importanza delle tecnologie dell’informazione per consentire la libera impresa attraverso l’Atlantico. Abbiamo convenuto che è necessario un ambiente non discriminatorio in termini di tassazione dei servizi digitali per consentire gli investimenti da parte delle aziende tecnologiche all’avanguardia.

Accogliamo con favore gli investimenti americani nell’intelligenza artificiale e nei servizi cloud in Italia per massimizzare le opportunità della trasformazione digitale e sostenere l’Italia come hub regionale chiave per il Mediterraneo e il Nord Africa. 

In pratica entriamo nel firmamento delle stelle della bandiera a strisce USA.

Informazioni su Walter Bottoni

Nato il primo settembre 1954 a Monte San Giovanni Campano, ha lavorato al Monte dei Paschi. Dal 2001 al 2014 è stato amministratore dei Fondi pensione del personale. Successivamente approda nel cda del Fondo Cometa dei metalmeccanici dove resta fino 2016. Attualmente collabora con la Società di Rating di sostenibilità Standard Ethics.
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