Secondo i Vangeli Pilato, vedendo Gesù tornare dopo l’incontro con Erode, avrebbe tentato ancora di salvarlo, prima invocando per lui l’amnistia pasquale, secondo la quale poteva essere concessa la libertà a un prigioniero in occasione della Pasqua (Gv 18,39), poi proponendo una condanna per fustigazione e la liberazione. Come ben sappiamo, la folla sobillata dai sacerdoti volle Barabba libero, anziché Gesù.
A questo punto, secondo la tradizione, Ponzio Pilato se ne lava le mani e fa flagellare Gesù, solo per proporre ancora una volta alla folla di lasciar andare quell’uomo ferito, spezzato nel corpo, umiliato e deriso. Ma ancora la gente invoca la crocifissione, e, a questo punto, per evitare disordini, Pilato cede e lo condanna in quanto reo di blasfemia.
Fu lo stesso Prefetto a ordinare che sul Titulus crucis, l’iscrizione che veniva posta sulla croce, con il motivo della condanna, fosse scritto in ebraico, latino e greco: “Gesù il Nazareno, il re dei Giudei”.
Oggi Trump dice: “Sarò alleato dell’Italia solo se c’è Meloni al governo”. La premier sovranista non ha fatto una piega.
Traduzione: “Siamo amici solo se c’è Giorgia” raffigura la visione di Trump che vuol farsi imperatore, non cerca alleati, cerca proconsoli, e com’è noto in Giudea non hanno potuto scegliersi il prefetto da soli. Ponzio Pilato gliel’ha mandato Tiberio. Buona Pasqua!»(Pierluigi Bersani docet)
Che cosa accadde in seguito a Ponzio Pilato? Dopo la condanna di Gesù, egli continuò a governare la Galilea con inflessibilità e durezza, osteggiando i dissensi e reprimendo rivolte in modo sempre più sanguinoso, finché i Giudei non mandarono una delegazione a Roma chiedendo e ottenendo la sua destituzione all’Imperatore in persona. Quando Pilato tornò a Roma era diventato Imperatore Caligola, che lo mandò in esilio nella Gallia Viennense. Qui l’ex Prefetto, caduto in disgrazia, si sarebbe suicidato.
P.S. Rileggendo il comunicato congiunto Usa-Italia dopo il viaggio del Presidente Meloni:
COOPERAZIONE TRA STATI UNITI E ITALIA PER LA PROSPERITÀ CONDIVISA
Gli Stati Uniti e l’Italia concordano di adoperarsi per garantire che il commercio tra gli Stati Uniti e l’Europa sia reciprocamente vantaggioso, equo e reciproco.
Sottolineiamo l’importanza delle tecnologie dell’informazione per consentire la libera impresa attraverso l’Atlantico. Abbiamo convenuto che è necessario un ambiente non discriminatorio in termini di tassazione dei servizi digitali per consentire gli investimenti da parte delle aziende tecnologiche all’avanguardia.
Accogliamo con favore gli investimenti americani nell’intelligenza artificiale e nei servizi cloud in Italia per massimizzare le opportunità della trasformazione digitale e sostenere l’Italia come hub regionale chiave per il Mediterraneo e il Nord Africa.
In pratica entriamo nel firmamento delle stelle della bandiera a strisce USA.