La luce e l’odio

Proprio un anno fa la giovane poetessa americana Amanda Gorman posava le sue rime sull’elezione di Joe Biden con quelle splendide parole che noi pubblicammo.

“Quando arriva il giorno noi ci chiediamo dove trovare
una luce in quest’ombra senza fine.
Sorgerà una nuova alba e noi la renderemo libera.
Perché c’è sempre luce,
se abbiamo il coraggio di guardarla.
Se abbiamo il coraggio di esser noi la luce”. 

Oggi su una pagina del Financial Times ci siamo imbattuti su altri lampi di parole della giovane poetessa di Los Angeles che da soli basterebbero ad illuminare la notte di capodanno che abbiamo dinanzi.

L’odio è un virus.
Un virus richiede un corpo.
Quello che intendiamo è:
l’ odio sopravvive solo se ospitato negli umani.
Se dobbiamo dargli qualcosa,
lascia che sia il nostro dolore e mai la nostra pelle.
Amare potrebbe essere la lotta della nostra vita.

Ancora oggi Papa Francesco concludendo la Catechesi su San Giuseppe migrante perseguitato e coraggioso pronunciava queste semplici e luminose parole.

San Giuseppe,
tu che hai sperimentato la sofferenza di chi deve fuggire
tu che sei stato costretto a fuggire
per salvare la vita alle persone più care,
proteggi tutti coloro che fuggono a causa della guerra,
dell’odio, della fame.
Sostienili nelle loro difficoltà,
rafforzali nella speranza e fa’ che incontrino accoglienza e solidarietà.
Guida i loro passi e apri i cuori di coloro che possono aiutarli. Amen.

Buon anno a tutti i nostri lettori. Grazie

 

 

Informazioni su Walter Bottoni

Nato il primo settembre 1954 a Monte San Giovanni Campano, ha lavorato al Monte dei Paschi. Dal 2001 al 2014 è stato amministratore dei Fondi pensione del personale. Successivamente approda nel cda del Fondo Cometa dei metalmeccanici dove resta fino 2016. Attualmente collabora con la Società di Rating di sostenibilità Standard Ethics.
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