La tesina d’esame: Forza manganelli

di Guglielmo Pernaselci
Cronache dalla Riserva Indiana

Greta frequenta la terza media do una scuola della periferia romana, ma potrebbe essere di qualsiasi altro luogo d’Italia. Del resto anche architettonicamente le scuole si somigliano tutte. Come tutti gli studenti di quelle classi, in questo periodo dell’anno, anche Greta è alle prese con la famigerata tesina d’esame. Per i pochi che non lo sapessero, la tesina è un elaborato che comprende varie discipline collegate da una tematica centrale. E’ un esercizio di alta ingegneria logica didattico pedagogico in cui si pretende di sfidare lo scibile umano nel collegare aree di pensiero le più diverse. Si va dai collegamenti ormai diventati un classico come : Terremoti, Giappone, Bomba atomica , seconda guerra mondiale, l’atomo, la musica giapponese, L’onda di Kanagawa o altre varianti tipo il fumetto Manga ecc., ai collegamenti più strani e fantasiosi come La seconda guerra mondiale, guerre stellari, la conquista dello spazio, la notte stellata di Van Gogh. E’ in questo periodo che normalmente uno studente si avvicina timoroso all’insegnante di materie più marginali tipo musica, educazione fisica, o arte, con un foglietto che riporta frecce e cerchietti collegati tra loro, e chiede: prof devo fare la tesina sulla fantascienza, a musica che ci metto?
Greta invece mi dice: “Prof vorrei presentare per l’esame una tesina che ha come tema centrale l’imperfezione.” La prima mia reazione è di sorpresa e autentico spaesamento. Da dove viene Greta? da quale straordinario mondo? come è riuscita a conservare una tale curiosità nonostante i lunghi otto anni passati a scuola? Subito dopo, allo spaesamento, ha fatto posto una piacevole sensazione di gioia e fiducia in un futuro migliore. Chiedo allora a Greta se è una sua idea oppure le è stata suggerita. Lo so, domanda ingenua, ma Greta mi getta uno sguardo tra l’ imbronciato e il sorpreso e risponde in modo netto “assolutamente no. è una mia idea” e aggiunge : “ per musica pensavo di parlare del rumore e di come nella musica elettronica che ci ha fatto ascoltare, diventa un suono da utilizzare come si fa con gli altri strumenti musicali”. Questa affermazione di Greta mi da il colpo di grazia. Avevo davanti un vero e proprio alieno. Non solo aveva avuto un’idea originale ma aveva anche trovato da sola un valido collegamento e soprattutto aveva ascoltato bene gli esempi di musica concreta che avevo proposto in classe. Superato lo shock faccio i miei complimenti a Greta ,la incoraggio a continuare il suo lavoro, e le suggerisco di provare a fare anche un montaggio sonoro con il software Audacity che utilizziamo in classe. “Bella idea prof, ci provo” – risponde Greta.
Qualche giorno dopo torno in classe e ovviamente chiedo subito a Greta come va con il suo montaggio sonoro e se aveva bisogno di aiuto. Ma Greta mi rivela che la prof di Italiano le ha detto che l’imperfezione non le sembrava un argomento “adatto”, che sarebbe stato complicato collegarci tutte le discipline, e a quel punto le ha suggerito un nuovo tema centrale: “I FIORI”. Se non avessi 35 anni di servizio nella scuola sarei morto sul posto, ma per fortuna ho sviluppato dei forti anticorpi al sistema scolastico e alla strana fauna docente che lo abita. E’ bastato poco al sistema del Ministero della Mediocrità a far tornare tutto nella norma, ad uccidere un pensiero che nasce, metterci una bella lapide e un bel mazzo di fiori.
Chiedo a Greta se a lei stava bene il nuovo argomento e se non preferiva invece la sua “imperfezione”. Ma Greta con uno splendido sorriso fa spallucce e risponde: “ Ma sì, prof, meglio i Fiori, tanto un argomento vale l’altro e questo poi lo finisco prima.”
Ormai, la collega di lettere aveva realizzato il delitto perfetto. Chissà cosa non le piaceva dell’imperfezione, cosa la spaventava. Forse sarebbe stata la stessa scuola ad apparire un argomento di imperfezione e tutta la bella classe docente poteva essere trattata come cavia di un indagine sull’imperfezione?
A quel punto però non potevo non vendicarmi su quella scellerata omicida della mia collega di Lettere e a mia volta suggerisco a Greta un collegamento da mettere nel nuovo percorso sui Fiori: ”bene Greta per musica facciamo un bel collegamento con il movimento Hippy dei Figli dei Fiori – L’uso di LSD da parte anche dei musicisti dell’epoca e come brano musicale : Lucy in the sky with Diamond”.
“Grazie prof”, risponde Greta con il suo super sorriso.

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A Pisa hanno usato i manganelli soprattutto per spegnere quei sorrisi, grazie Presidente per averlo voluto impedire.

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Informazioni su Walter Bottoni

Nato il primo settembre 1954 a Monte San Giovanni Campano, ha lavorato al Monte dei Paschi. Dal 2001 al 2014 è stato amministratore dei Fondi pensione del personale. Successivamente approda nel cda del Fondo Cometa dei metalmeccanici dove resta fino 2016. Attualmente collabora con la Società di Rating di sostenibilità Standard Ethics.
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