C’è un re pazzo in Danimarca?

Londra, 29 luglio 2021. Standard Ethics ha modificato l’Outlook del Regno di Danimarca da “Stabile” a “Negativo”. Il Country Rating “EEE-” è confermato.

L’assemblea legislativa monocamerale del Regno di Danimarca (Folketinget), su proposta del Governo retto dalla signora Mette Frederiksen e dal Ministro per l’integrazione Mattias Tesfaye, ha approvato – il 3 giugno scorso – una legge nazionale in relazione richiedenti asilo. La norma è stata giudicata dall’Alto commissariato Onu per i rifugiati (UNHCR) contraria “ai principi della cooperazione internazionale in materia di rifugiati”, e giudicata dalla Commissione Europea “incompatibile con le attuali regole dell’Ue e con la proposta del nuovo Patto per le migrazioni”. Appare contraria alla Convenzione di Ginevra.
La norma, peraltro bizzarra, ha un elevato valore politico e simbolico seppure dotata di struttura confusa: prevede che il richiedente asilo in Danimarca, se ne avesse diritto, potrà sì ricevere detto asilo ma in un non meglio precisato “paese terzo”.
I Governi danesi che si susseguono appaiono orientati a politiche ed a norme anti migratorie poco compatibili con gli attuali livelli di rating attribuiti da Standard Ethics. La tendenza appare consolidarsi se si pensa che l’odierna “action” sul rating danese è sulla stessa materia che portò la Danimarca a perdere la tripla E cinque anni fa, il 7 giugno del 2016.

Informazioni su Walter Bottoni

Nato il primo settembre 1954 a Monte San Giovanni Campano, ha lavorato al Monte dei Paschi. Dal 2001 al 2014 è stato amministratore dei Fondi pensione del personale. Successivamente approda nel cda del Fondo Cometa dei metalmeccanici dove resta fino 2016. Attualmente collabora con la Società di Rating di sostenibilità Standard Ethics.
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