Una nuova frontiera del sindacato: Tik Tok

Licenziato da Starbucks dopo 13 anni senza alcun preavviso. È la storia di Sam Amato, barista veterano di un locale di Buffalo (New York) del caffè più famoso degli Usa che si è trovato da un giorno all’altro senza lavoro. «Sono stato licenziato perché sono un leader sindacale e ho svolto il mio lavoro affinché il mio negozio fosse un luogo di lavoro sicuro, rispettoso e professionale», ha denunciato Amato. Riferisce che i capi gli avrebbero scritto «motivazioni non vere». E ancora: «Non mi hanno dato alcun dettaglio o informazione. La manager non riusciva neanche a guardarmi negli occhi». Starbucks Workers United, l’organizzazione che si occupa di sostenere i lavoratori dell’azienda degli Stati Uniti, smentisce le accuse del dipendente. Secondo quanto riferiscono, Amato sarebbe stato licenziato perché ha chiuso l’atrio del punto vendita senza alcuna autorizzazione. È così? Secondo il diretto interessato no: «È solo un pretesto», ha detto.

DA OPEN                                                                                              Ygnazia Cigna

Informazioni su Walter Bottoni

Nato il primo settembre 1954 a Monte San Giovanni Campano, ha lavorato al Monte dei Paschi. Dal 2001 al 2014 è stato amministratore dei Fondi pensione del personale. Successivamente approda nel cda del Fondo Cometa dei metalmeccanici dove resta fino 2016. Attualmente collabora con la Società di Rating di sostenibilità Standard Ethics.
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