Smisurata preghiera

Alta sui naufragi
Dai belvedere delle torri
China e distante sugli elementi del disastro
Dalle cose che accadono al di sopra delle parole
Celebrative del nulla
Lungo un facile vento
Di sazietà di impunità
Sullo scandalo metallico
Di armi in uso e in disuso
A guidare la colonna
Di dolore e di fumo
Che lascia le infinite battaglie al calar della sera
La maggioranza sta la maggioranza sta
Recitando un rosario
Di ambizioni meschine
Di millenarie paure
Di inesauribili astuzie
Coltivando tranquilla
L’orribile varietà
Delle proprie superbie
La maggioranza sta
Come una malattia
Come una sfortuna
Come un’anestesia
Come un’abitudine

Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
Col suo marchio speciale di speciale disperazione
E tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
Per consegnare alla morte una goccia di splendore
Di umanità di verità
Per chi ad Aqaba curò la lebbra con uno scettro posticcio
E seminò il suo passaggio di gelosie devastatrici e di figli
Con improbabili nomi di cantanti di tango
In un vasto programma di eternità
Ricorda Signore questi servi disobbedienti
Alle leggi del branco
Non dimenticare il loro volto

Che dopo tanto sbandare
È appena giusto che la fortuna li aiuti
Come una svista
Come un’anomalia
Come una distrazione
Come un dovere

(L’ultima canzone di Faber)

Il karaoke della vergogna

Informazioni su Walter Bottoni

Nato il primo settembre 1954 a Monte San Giovanni Campano, ha lavorato al Monte dei Paschi. Dal 2001 al 2014 è stato amministratore dei Fondi pensione del personale. Successivamente approda nel cda del Fondo Cometa dei metalmeccanici dove resta fino 2016. Attualmente collabora con la Società di Rating di sostenibilità Standard Ethics.
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