Dersu Uzala non vive più tra noi

Ora che JJ4 è al 41bis finalmente potremo incontrare di nuovo la natura!

Che triste storia in cui ci siamo cacciati da soli. Come se la morte di un giovane runner sia diventata il pretesto per scoprire una volta per tutte l’origine nel nostro mal di vivere. Che tristezza ci arriva dalla lettura di molti, troppi giornali.

Proprio in questi giorni ci siamo ricordati  di Vladimir Klavdievič Arsen’ev (1872-1930), esploratore, etnografo e scrittore. Egli dapprima studiò le lontane regioni del Primor’e meridionale poi esplorò i monti del Sichote-Alin’ ed infine compì un viaggio nella penisola di KarnUtka, nel 1923 alle isole Komandirskie e in Sovetskaja Gavan’-Chabarovsk. A lui si deve la scrittura di un  grande romanzo d’avventura dedicato a “DERSU UZALA”. Il piccolo uomo delle grandi pianure.

«Dersu era dotato di una perspicacia sorprendente, affinata da tutta una vita passata nella foresta: la sua taiga. E poi aveva un animo generosissimo, era capace di preoccuparsi di qualcuno che non conosceva, e che forse non avrebbe mai incontrato.»

Nel 1975  Akira Kurosawa gli dedicò un memorabile film che propria questa triste e tragica vicenda trentina ci ha fatto tornare alla mente.


Un capitano russo ricorda il vecchio Dersu, un cacciatore mongolo che gli fece da guida durante le sue esplorazione nella tundra. Durante una tormenta il piccolo uomo salva la vita all’ufficiale. Passano gli anni: Dersu diventa vecchio e quasi cieco. Il capitano lo prende con sé, ma Dersu non può invecchiare come un qualunque pensionato: prega il capitano di rimandarlo nella taiga dove verrà ucciso da un comune ladrone.

Ma DERSU UZALA  non è solo uno splendido poema epico sulla sintonia
dell’uomo con la natura ma qualcosa di più.

Forse la vera e scomoda risposta al nostro quotidiano mal di vivere.

La taiga raccontata da Akira Kurosawa ha il potere di tirare fuori la natura dell’uomo, in una visione che si contrappone nettamente all’homo homini lupus hobbesiano, e che tende invece a una dimensione di altruismo gratuito.

Ecco perchè con JJ4 stiamo forse uccidendo  lo spirito di altruismo e la nostra dimensione naturale più intima e preziosa.

Informazioni su Walter Bottoni

Nato il primo settembre 1954 a Monte San Giovanni Campano, ha lavorato al Monte dei Paschi. Dal 2001 al 2014 è stato amministratore dei Fondi pensione del personale. Successivamente approda nel cda del Fondo Cometa dei metalmeccanici dove resta fino 2016. Attualmente collabora con la Società di Rating di sostenibilità Standard Ethics.
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