Scolpiamo un nuovo Patto di Roma

 0″] Sciopero dei cavatori di marmo – Carrara

Oggi che il quadro politico si sta avviando verso un’inesorabile decomposizione, non tanto per l’incapacità dei singoli leader politici di trovare una linea comune di contrasto al tragico momento storico che stiamo vivendo, ma quanto per l’assenza di un NUOVO pensiero politico in grado di arrivare ai cuori ed alle menti delle persone, sarebbe invece decisivo che chi rappresenta, testimonia e progetta un rinnovato ruolo per il mondo del lavoro sappia trovare un punto di sintesi di contrasto all’economia di guerra che abbiamo di fronte.

Ha ragione Donatella Di Cesare  quando ricorda il nesso tra la lotta per la Pace e quella per la povertà.

Prima che il limbo temporale esploda in una stagione di conflitti sociali dagli esiti ignoti risulterebbe rivoluzionario che le organizzazioni sindacali si andassero a rileggere i contenuti di quel Patto siglato il 3 giugno del 1944.

Al primo punto c’era scritto l’impegno di realizzare l’unità sindacale, mediante la costituzione, per iniziativa comune, di un solo organismo confederale per tutto il territorio nazionale, d’una sola Federazione nazionale per ogni ramo di attività produttiva, d’una
sola Camera Confederale del Lavoro, in ogni provincia, d’un solo sindacato locale o provinciale per ogni ramo o categoria d’attività produttiva.

Mentre un quadro politico si frantuma come una cluster bomb il LAVORO invece proporrebbe un’utopia nuova in grado di restituire alle persone il vaccino comune chiamato SOLIDARIETA’.

p.s. Guglielmo Pernaselci ci ha scritto un commento al post.

Ho avuto modo di conoscere l’esperienza dei cavatori di Carrara dai racconti del mio caro suocero Mauro Bertelá.. suo padre era uno scalpellino e veniva da una generazione di scalpellini. Mi raccontava della nascita proprio in quei luoghi dei primi circoli anarchici ..il primo assoluto in Italia e poi della nascita del movimento operaio socialista… della passione e convinzione che avevano nelle loro lotte per una società veramente solidale. Da tutta quella storia i nostri sindacati non hanno imparato nulla..l’hanno superata e gettata via in fretta .. sarebbe il caso che non solo la studino ma che la mettano in pratica .. ma forse per questo ci vorrebbero sindacalisti che abbiano vissuto sulla loro pelle il vero duro lavoro ad esempio di un cavatore di Carrara.

Informazioni su Walter Bottoni

Nato il primo settembre 1954 a Monte San Giovanni Campano, ha lavorato al Monte dei Paschi. Dal 2001 al 2014 è stato amministratore dei Fondi pensione del personale. Successivamente approda nel cda del Fondo Cometa dei metalmeccanici dove resta fino 2016. Attualmente collabora con la Società di Rating di sostenibilità Standard Ethics.
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Una risposta a Scolpiamo un nuovo Patto di Roma

  1. Guglielmo Pernaselci scrive:

    Ho avuto modo di conoscere l’esperienza dei cavatori di Carrara dai racconti del mio caro suocero Mauro Bertelá.. suo padre era uno scalpellino e veniva da una generazione di scalpellini. Mi raccontava della nascita proprio in quei luoghi dei primi circoli anarchici ..il primo assoluto in Italia e poi della nascita del movimento operaio socialista… della passione e convinzione che avevano nelle loro lotte per una società veramente solidale. Da tutta quella storia i nostri sindacati non hanno imparato nulla..l’hanno superata e gettata via in fretta .. sarebbe il caso che non solo la studino ma che la mettano in pratica .. ma forse per questo ci vorrebbero sindacalisti che abbiano vissuto sulla loro pelle il vero duro lavoro ad esempio di un cavatore di Carrara.

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